Caro Tim Cook, Steve Jobs non ti ha insegnato niente...
Passare da iBooks Author a Pages 10.1
è la più grande sconfitta del mio impegno lavorativo.
Mi sembra di ritornare al passato, quando, appena ventenne, mi avvicinavo all'uso del personal computer, un Macintosh 512k con floppy 3,5" capienza 400k.
Te lo ricordi Tim? Tu, su quale computer Apple hai iniziato?
Ma allora, era entusiasmante per me vedere e provare l'uso di un mouse pesante e instabile ma che purtuttavia mi creava sotto agli occhi degli improbabili disegni che mostravo con entusiasmo ai clienti affascinati dalla nuova macchina pensante. E compravano. Sì, compravano compiaciuti. Ma non perché glieli sapevo vendere, li compravano perché gli facevo capire che con il Macintosh avrebbero risparmiato tempo e denaro.
Il buon caro vecchio e obsoleto MacWrite. Il MacDraft. Il MacDraw. Con MacWrite ho scritto le mie prime poesie. In seguito, con ClarisWorks. Poi con AppleWorks ho scritto il mio primo romanzo.
E poi i corsi di aggiornamento con specialisti inviati direttamente da Apple Computer Inc.
Che bello!
Uscivo di casa la mattina e ritornavo a sera completamente rinnovata.
E l'odore delle apparecchiature nuove appena tolte dalle scatole. Indimenticabile.
Erano gli oggetti del desiderio. Chiunque sano di mente li avrebbe voluti per evolversi.
E poi RadarCh, Wilma, Premiere, la concorrenza di Word ed Excel, AutoCad! Steve fatto fuori e poi ritornato.
Ci sono cose nella vita di ognuno di noi che non si possono cancellare.
Era il 1987 quando ho iniziato.
Oggi, 15 luglio 2020, mi ritrovo qui a scrivere una recensione, o una lettera, a Tim Cook, CEO di Apple, perché scopro che il nuovissimo Pages 10.1 ha cestinato iBooks Author. Lo ha esautorato del suo diritto di essere, del suo diritto di rendere le cose facili a noi miseri esseri umani. Gli ha tolto il diritto di regalare agli utenti di libri multimediali le Tabelle di Verifica, utili per bambini, ragazzi e nonni (!), le Tabelle Interattive, simpatiche finestre nelle quali è possibile navigare rimanendo seduti in poltrona, le Barre di Scorrimento, per dare un aspetto diverso al libro. Gli ha invece dato la possibilità di linkare i video su Youtube e Vimeo, se hai una connessione di rete internet... che a un libro multimediale e interattivo o multitouch non serve a un beneamato cazzo!
A me non serve. A me non serve ritornare a 33 anni fa.
Io ho studiato per arrivare dove sono. Mi sono impegnata. Ho faticato. Ho investito tempo e denaro.
E quando finalmente la Apple costruisce una App incredibilmente facile da usare che mi ha subito preso e portato in un mondo irreale e fantastico (!), che fa al caso mio, ecco (!) che arriva un annuncio che promette grandi cose, un'altra favola da condividere sui social, un altro evento WWDC che sarà il trampolino di lancio per chissà quali grandi e condivisibili avventure. PAGES 10.1.
Tutto ciò che mi circonda è Apple. Guardo l'ora e mi accorgo che ho il battito accelerato. Guardo chi mi chiama al cellulare (ma guai a chiamare un iPhone cellulare!) e nel frattempo Pippo mi ha messaggiato su Whatsup. Guardo sulla mia scrivania e vedo il mio buon caro vecchio e funzionante eMac bianco con System7 che lacrima nel vedermi arrabbiata perché non uso più ClarisWorks per scrivere i miei libri multitouch... Adesso l'eMac se la starà ridendo sotto ai baffi mentre io mi incazzo con Tim Cook perché si è dimenticato degli insegnamenti di Steve Jobs. Si è dimenticato che la mano di un utente Apple deve avere la strada spianata. La mano di un utente Apple deve sapere che riuscirà a lavorare meglio degli altri perché ha un sistema e delle App che gli rendono la vita facile.
Sì, sono arrabbiata!
Sì, sono arrabbiata!
Sì, sono arrabbiata!
Sì, sono arrabbiata!
Sì, sono arrabbiata!
Caro Tim Cook,
Non so come ti sia venuto in mente di affossare la perfezione.
Non so come ti sia capitato di dimenticare Steve e i suoi magici insegnamenti.